martedì 3 dicembre 2013

La giusta lunghezza delle tende

Proseguiamo con la nostra guida introduttiva con i consigli di base per potere scegliere la tenda più adatta alla vostra stanza. Quest’oggi scendiamo nel dettaglio della lunghezza.


Lunga o corta?
La tenda, se è un elemento di decoro. è da preferirsi lunga al pavimento, a meno che non sia in ambienti come la cucina, tinelli o i bagni, quindi ambienti più informali, oppure in case di montagna, mare e campagna. In tutti gli altri casi, a meno controindicazioni ed esigenze particolari consiglio sempre la tenda lunga, soprattutto se è arricciata. Un pacchetto può andare benissimo a davanzale, spesso però sotto le finestre ci sono i termosifoni, quindi il pacchetto o tenda lunghi lo nascondono, se invece avete delle mensole il pacchetto può andare bene anche corto. La tenda arricciata, se tenuta aperta, deve essere sempre lunga. Corta darebbe al vostro ambiente un’idea un po’ più “campagnola”, la scelta dipende anche dall’aspetto che volete dare alla stanza, lunga è più elegante e più decorativa, potete giocare meglio sui tessuti e fantasie. Quelle corte sono più semplici e di facile manutenzione.




Tenda Lino Faustine - Designers Guild


La lunghezza quale dovrebbe essere? Ultimamente le tende lunghe sono tutte a pavimento che toccano terra, 15-20 cm o anche di più, dipende dai tessuti. Non a tutti piacciono, alcuni ritengono che si impregnino di polvere e non si può dire che non sia vero. Ma sono più belle e decorative, soprattutto in determinati tessuti. Io consiglio sempre questo tipo di tende poiché, oltre al fattore estetico, ne esiste anche uno pratico. Non c’è nulla di più brutto di una tenda che nasce a filo pavimento e dopo qualche lavaggio si accorcia sempre di più. Se usate tessuti naturali è inevitabile, anche se preventivamente lavata, lavaggio dopo lavaggio la vostra tenda perderà sempre qualche centimetro, fino a che non vi ritroverete a vederla dieci centimetri più corta. Allungarla si vedrebbe il segno, quindi non c’è altra scelta che tenerla o cambiarla.

Con una tenda che tocca ampiamente il pavimento questo problema non si pone, anche se si accorcia, sarà sempre e comunque lunga abbastanza. I tessuti sintetici si accorciano molto meno, ma alle volte è sufficiente stirarle nel senso della larghezza per farle restringere un po'.
Inoltre, con tutti i bellissimi tessuti moderni, trasparenti e semitrasparenti, io faccio sempre confezionare le tende con gli orli tutti uguali sui tre lati, questo perché è molto brutto vedere che cambia la trasparenza della tenda nell’orlo inferiore e soprattutto la tenda cade meglio; se i tessuti sono più pesanti e quindi non trasparenti si può fare un orlo un po’ più alto, ma che non irrigidisca la tenda in modo che cada sempre in modo perfetto.
Alcune tende hanno in fondo il “piombo”; era molto di moda qualche tempo fa, personalmente io lo faccio quasi sempre togliere, dà un aspetto innaturale al tessuto. Ma ormai in quasi più nessun tessuto è presente.

Bagnare o non bagnare un tessuto? Quando si acquista una tenda nuova sembra quasi un peccato “pre-lavarla”, ma se la volete a filo pavimento, corta a davanzale e per i pacchetti è indispensabile farlo per non avere brutte sorprese, si argina almeno un po’ il problema del restringimento.
Per le tende non lavabili ad acqua il tessuto deve essere portato in tintoria e “decatizzato”, un particolare trattamento con il ferro e straccio umido che serve a far restringere un po’ il tessuto.


Se proprio non vi piace la tenda lunga, un consiglio,  fatela qualche centimetro più lunga del filo davanzale o pavimento, almeno quando si accorcerà avrete un po’ di margine.

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